CALCINCULO

Quanti sbagli fai Se non sai di essere nel torto Non li conti mai Finché non ne fai uno di troppo Le scuse che ti inventerai Non spengono il senso di colpa Giuri che non li ripeterai Come hai detto anche l'ultima volta Il primo schiaffo paterno, se non mostri rispetto, sarà pure violento, ma ti salva Da quelli del mondo esterno, non sarai più lo stesso, ma hai capito a che prezzo un'uomo cambia Ripeterò I miei sbagli Finché non verrò a patti con me stesso Dopo anni Di rimorsi e rimpianti a cui ancora ripenso Io mi sento messo a nudo Però qualche calcinculo mi servirà Per non rifarne più Per non rifarne più Per non rifarne più Un giorno tornerò Indietro sui miei passi, pure su quelli falsi Chissà se sarà la prassi Andare in studio fino a sera vedendo il sogno realizzarsi Ringrazierò sempre chi c'era, chi ha cercato di spronarmi Ora che suono sui palchi, con il Sax tra le dita Musica per calmarmi, lungo questa salita Nulla si crea nulla si distrugge Tutto ti plasma anche le cose più brutte Non voglio uno scatto, farò un passo alla volta Finché avrò cose a dire e qualcuno che mi ascolta Mi sento leggero, se ripenso ad ogni errore che mi ha reso chi sono E ripeterò I miei sbagli Finché non verrò a patti con me stesso Dopo anni Di rimorsi e rimpianti a cui ancora ripenso Mi sento messo a nudo Però qualche calcinculo mi servirà Per non rifarne più Per non rifarne più Per non rifarne più