Intro(VERSO)

Ognuno di noi ha dentro di sé un mondo che custodisce gelosamente Un mondo che pochi riescono a comprendere E così si chiude in un silenzio che è forza e debolezza nello stesso tempo E finisce per sentirsi isolato in una battaglia che richiede tutto e forse non da nulla Ora ti parlo un pò di me Del fatto che io non piango se in sottofondo non c'è un pò di musica che Mi faccia sentire pieno fino all'orlo E insieme vuoto fino in fondo E parlo da solo spesso Perché non riesco, a tenermi dentro niente neanche con me stesso Corro verso uno scopo ma senza senso La vita è tutta un processo ma lo scelgo io il verdetto Uno specchio o lo rompi o impari a sorridergli I cazzi tuoi li risolvi o impari a conviverci L'importante non è sopravvivergli ma viverli Altrimenti resti a corto di viveri Come fai te A stare nei panni tuoi Sono anni che Ti guardi soltanto da fuori Ed ho il cuore in gola O sono le corde vocali che mi scoppiano Come quando la mia voce vola Via da questo corpo, dove solo le paure muoiono Non tutti hanno il mio stesso senso del tatto Io che spero di trasmetterlo quando canto I cerco di sorridere e far ridere tanto Perché altrettanto è stato e sarà il pianto Canto l'ansia di un destino non stabilito Mi manca un obbiettivo preciso Che mi sappia dare un motivo al mattino Per alzarmi e dire che sto mondo non fa così schifo E ciò che dico nei testi ne sono i sintomi Mi faccio una biopsia, la penna è il bisturi Dipendo da sta roba come Gregory dal Vicodin Che senza questa roba, bro, mi imbottirei di Rivotril Come fai te A stare nei panni tuoi Sono anni che Ti guardi soltanto da fuori Ed ho il cuore in gola O sono le corde vocali che mi scoppiano Come quando la mia voce vola Via da questo corpo e dove solo le paure muoiono