arkadia vuoto şarkı sözleri
Qualcosa nel buio della mia stanza si muove
È il mostro sotto il letto, si alza solo quando piove, fa mattanza del mio polmone, mi duole
Pone la mia mancanza alla luce del sole, la speranza sotto le suole
Una crisi sull'umore un marchio incide, perché la paura è utile
Il panico invece ti uccide, lascia un foro niente affatto futile
Come un colpo di fucile
Terrorizzato e inerte sotto le coperte, sopra di esse striscia ancora quella serpe
Verte verso il mio ventre
E riempie le mie vene di fiele mica di miele col suo dente
Sembro un pulcino appena uscito dal guscio, Calimero
Caduto da piccolo dentro un calamaio nero, il mio armadio ha un blocco di emo
Rappresento lo Zeno di Svevo
Ma non mi perderò in un fosso come Rosso Malpelo
La vergogna di me stesso mi blocca, la mente assorta
Una voce mi esorta, mi conforta, dice scendi dalla croce e anche se prendi una storta/
Tu inizia a correre
Fai luce e rumore quanto una folgore
Diverso ma simile, un piccione in mezzo alle tortore
Io non so quante volte ho perso me stesso
Di certo non lo capirò adesso
Ma magari da vecchio, per il peso degli anni flesso
Prima di svegliarmi freddo sotto un cipresso
Spesso, chi è grande dentro si sente piccolo fuori
Ricordo le stoppate subite seguite dai cori
Se li senti meglio degli altri, negli atri, hai molto più di due fori
La mia maggiore paura è non esser più necessario
Sta para una palla di merda, mela porto in giro tipo stercorario
La spingo di continuo come Sisifo
Per lo spirito un calvario
Almeno alleno un fisico precario
In bilico, come chi sbarca il lunario
Ho bisogno di più spazio per cambiare pelle
Pieno di vuoto sono sazio di ste pappardelle
Privo di sonno per un suono uno strazio quelle rotelle
Non passa non basta la luce tra le tapparelle
Sono stanco, non ricordo le volte che ho pianto
Mi chiudevo a riccio e allontanavo chi avevo affianco
Rimasto senza branco per un lungo tratto, chiuso nella mia tana in letargo
Il Nulla nella Storia infinita
Divora le mie interiora un parassita, entrato da una ferita malricucita e marcita
Carenza di pazienza in convalescenza
L'assenza mi tien fermo all'immanenza, privato di trascendenza
In privato prego il mostro di prima perché mi dia clemenza
In fondo anche il vuoto ha un costo, Canova
O lo colmo o esploro un mondo nuovo, Terranova
Esplodo quando mi espando e mi espongo tipo Supernova
Il mio futuro è fosco, dopo certe vicende sono rimasto bolso
Boxo alla Cinderella Man con un polso rotto, in gola ho un groppo
Che sciolgo solo quando corro
E sul percorso voglio lasciare solco profondo