tutte le stelle hanno un nome.

Morte Tue labbra febbrili Tutta labbra sei quando espiri L'ultimo bacio è nei miei vestiti Esce di fuori Prima che possa Dargli una forma Tra I polpastrelli delle dita E forse va bene così Ambra e ottone Ambra offuschi la stagione estiva Con quell'afa che amo alla follia Affannarmi quando penso io A cosa penso Più soffia il vento più tutto si fa gracile Eroismo d'erotismo gravido Essenziale al mio palato e basta Assaggiarti sul cuscino Atteggiarmi e poi smentirmi È farsa quello che dico e poi mi dico Autocostretto nel mio oblio ossessivo Ritorno a cercare chi non ho mai trovato A trovare ciò che non ho mai cercato Fuori dagli occhi degli altri Sono mura o è casa mia? È città oppure è panismo? È la noia o l'allergia all'allegria E a tutti quanti I suoi miti Morte al determinismo I piedi nudi sulla tela Plenilunio su di me Perituri sia I verbi che le parole Tutte le stelle hanno un nome Arcadia mia dove sei? Ti sto cercando da ieri Da quando mi hai profetizzato un po' diverso Ma forse va bene così Davanti alla metamorfosi dei connotati abbiamo specchi illusori dove rivedere il Sole Persone sole non solo persone siamo A fare il bravo c'ho provato e non è compito dell'arte Sono del corpo le domande E forse va bene così Santissima Arcadia mia fai in modo e maniera che mi si annoveri tra I poeti Che la mia voce possa oltremodo trafiggere ogni uomo Che il mio tramonto sia pari alla mia alba La mia morte alla mia vita La mia noia al mio dolore Permettimi di tornare tra I suoni Sempre eternamente di dimenticare Sempre eternamente di dimenticarmi Sempre eternamente di nascere Grazie Grazie Grazie.