Diomedea

Hai preso a pugni il muro Hai pianto hai segni in faccia L'epilogo iniziale l'ansia che ti abbraccia Chiuso dentro alla stanza il sole non si affaccia Coi pensieri che ti mordono le spalle Che ti straziano E non è vero Che senti ancora il vento tra le dita Ai tre quarti della gente che conosco tu hai mentito Per celare nel buio le tue dinamiche complesse Fuori un deserto in estate e dentro Come se piovessero copiose Come un monsone le tue lacrime sul viso A chi ti ha schernito Rispondi ancora col sorriso E muori dentro Solo chiuso sotto alle coperte Amico prendi la mia mano non lasciarti alla corrente Non siete grandi se vi guardo dal tetto Ora che grido mi getto mi getto Mi ascoltate dal vostro sconcerto Ci sono cose che non vi ho mai detto Non siete grandi se vi guardo dal tetto Ora che grido mi getto mi getto Mi ascoltate dal vostro sconcerto Ci sono cose che non vi ho mai detto Che vi voglio ancora bene Anche se ancora voi mi odiate Scagliavate parole al vento Di veleno frecce iniettate Quelle piaghe ancora aperte Ormai sono infettate San di abiezione Latte rancido fagocitato con il sale Io che per voi ero troppo strano e troppo serio Troppo imbranato nel verbo Come un animale in gabbia dietro ad un vetro Soffro in silenzio Vi osservo Ma io non ve l'ho mai detto Ho ancora un sogno chiuso nel mio cassetto Sbatto le ali Chiudo le palpebre Non fatemi ora la morale Assaggio il vuoto Provatemi a prendere Insegnatemi a volare Non siete grandi se vi guardo dal tetto Ora che grido mi getto mi getto Non mi getto Mi ascoltate dal vostro sconcerto Ci sono cose che non vi ho mai detto Non siete grandi se vi guardo dal tetto Ora che grido mi getto mi getto Non mi getto Mi ascoltate dal vostro sconcerto Ci sono cose che non vi ho mai detto Ci sono cose che non vi ho mai detto Che non vi ho mai detto