Giubbotti di Pelle Borchie e Sigarette

C'era una volta Uno che disse ma lo sai Fanculo Vieni qua te la racconto Io una bella storia Mi piaceva girare la notte E si tutta la notte Per vedere le luci Riflesse nel grande fiume Giravamo non meno di tre Forse quattro L'importante era sentirsi Uno solo L'importante era sfidare La Notte E tutto quello che ci avrebbe Raccontato Suscitato Esorcizzato a fare Nè volevamo poche Giubbotti di pelle Borchie e sigarette Nè volevamo poche Giubbotti di pelle Borchie e sigarette Gente che aveva sentito il Male Che lo voleva andare a Cercare Per dirgli in faccia Ehi dai cazzo Ora sono qua Anzi adesso siamo qua Nulla ci faceva perdere il Passo E non c'erano se o ma Andavamo spediti Progettando il nostro futuro Sognando chi volevamo Essere Avevamo il buono che Finiva per fare il coglione e Un po a turno Ce ne approfittavamo Nessuna cattiveria Era così Che funzionava C'era l'intelligente che ci Toglieva Sempre dalla merda Fortuna lui Poi era il turno dello Stronzo In ogni merda che Pestavamo C'era il suo Nome Nulla da perdere nessuno Che lo aspettava Poi C'ero io che ero un po Tutto Perché avevo voglia Di evadere Di scappare Di fare casino Di essere a volte riflessivo Ma soprattutto Volevo essere uno di loro! Nè volevamo poche Giubbotti di pelle Borchie e sigarette Nè volevamo poche Giubbotti di pelle Borchie e sigarette Volevamo parlare alla notte Volevamo conquistare tutto Volevamo che la notte Non finiva mai Volevamo essere duri Proprio come in quel Momento La vita lo era con noi Nè volevamo poche Giubbotti di pelle Borchie e sigarette Nè volevamo poche Giubbotti di pelle Borchie e sigarette Alla fine l'alba Arrivava Sempre Sempre cazzo Ci guardavamo e Rimandavamo Alla prossima sera tutto Prima o poi qualcosa Avrebbe fatto luce In quelle notti così Nere..