chaaran tante foglie şarkı sözleri

Questi altolocati omologati Tutti inoculati collaudati Vanno consolati con le mami Quanto sono bravi come schiavi Sì ma Come stavi quando ci si poteva toccare con le mani Non ti preoccupavi quando i bimbi solevan giocare fuori e tardi Stanno preoccupati fanno gli occupati sono consumati vanno accomodati Sono allontanati dalla volontà di porre l'onestà di fronte all'onta d'altri In raccolta d'armi? Vieni Pure non temo di contagiarmi Se vuoi scoraggiarmi tengo pronte arti Sono come Gandhi tu sei come tanti Finirà questa sciagura Limita la tua paura Cinica figlia di pura Cecità hai qualche lacuna Cerebrale siete messi male in gergo Lessicale siete fessi in pare Come lesse un tale siete persi in un mare di eccessi tale Siete le cicale e cesserà l'estate Te lo giuro si sentono al sicuro sì Poi vengono calpestate Non ha futuro chi non tiene duro infine se Cedi al ricatto non vedrai riscatto Sei feci di ratto io non mi baratto Scusa l'imbarazzo il cazzo mi frega Vedi in me un pazzo dai prendine atto Ti vedo precario sei i peli del gatto Quando cadono in terra o sopra il terrazzo Sim sim salabim tutto a fin di Dir si si siamo al sicuro qui Finché c'è il salamin e ci si riempie di vin Cin cin fingi di non soffrire il cortile che Ti segna il confine che ti insegna che il corpo e la mente ha una fine Ti si dice hai le pile non infinite Come legna che secca diventi concime Non stare sulle giostre l'unica cosa certa Della sorte è la morte in ludica Consapevolezza lavora con le forze Che forse l'umiltà ti apre delle porte Distorce tutte le visioni L' informe massa di coglioni Che infonde delle informazioni Distorte da forza alle illusioni E ti fotte con le allucinazioni e le divagazioni Mi rincresce ma Come se ne esce? Come un pesce che ignora delle esche Menti fresche lavoreranno terre Genti vecchie staranno nelle serre Temi di prendere sberle? Credimi sembrano guerre diventano perle se vuoi godere delle stelle anche se sembrano belle a rimanere nelle celle La vita non eccelle assopita dalle palle Colpita sotto pelle contrita dalle stesse Teste compresse da false promesse Compromesse con le oppresse folle messe Sotto presse non fa niente son contente Con le stesse storiellette sonnolente Con la mente sono lente come larve Tutto fumo e niente arrosto Tante foglie e neanche un frutto Ti consumo con l'inchiostro E ti si toglie tutto il gusto Ma come mai come emeriti ebeti Le cose che fai le deleghi invece di Aggiustarti le laide pene di una serie di Conflitti che hai te li meriti ma rendili Fertili fervidi servi consapevoli Snervati cerca di perderti nell'estasi Hai talenti ma non ci pensi ti Lamenti e ti offendi e poi perdi pezzi Per diversi vezzi lerci metti Lenti verdi e guardi inesistenti Impedimenti eretti a stenti da bastardi Servi ingenui sti codardi Vermi inermi senza nervi saldi Se ci parli senti gli echi degli insegnamenti Più pesanti più pedanti dei Ragionamenti degli inetti divaganti Dimettiti fermo i tuoi proiettili come in Matrix Si pentiti ho il potere degli eletti con potenziali Tremendi mi sembri gli Smith servi di fini maligni Io sono il signor Anderson sì, Neo e tu scompari Scusami l'intrusione nella tua illusione Suono in diffusione Gustati l'induzione che sta finzione t'impone siccome sei come Un nulla nell'intuizione vivi nel terrore credi nel sermone e Speri che la salvazione scenda d'altrove ma come Questi omini ridicoli ignoran vividi lividi poi Triboli se vivi di falsi miti ti limiti e non fai Riti divini si e mai ti affini gli spiriti ma Ti affidi a fastidi lascivi e castighi gli stimoli Questi crimini critici discrimini i simili impili Vili motivi con liti di tipi rigidi E non faciliti miti ma ti dividi in visibili Pile di bili che viscidi stili figli di minimi fili di Frivoli frigidi chili di ipocriti, Finti divi vinti da vincoli macroscopici Vivi verso le monadi ridi perso nell'oasi Ti scomodi ma dalla crisi nasceranno gli animi Stabili e impavidi mai più labili e fragili Talismani di stati grati ai miracoli magici sappi che L' a-b-c per raggiungere apici animici sarebbe Quello di scartare i propri schemi risibili Irriducibili da questi guitti da circo ignobili Distopici dispotici logori da modi avidi Indivisibili dai saggi padri e dai grandi avi restiamo Liberi mai saremo aridi ma invece rapidi
Sanatçı: Chaaran
Türü: Belirtilmemiş
Ajans/Yapımcı: Belirtilmemiş
Şarkı Süresi: 4:05
Toplam: kayıtlı şarkı sözü
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