LA MIA CHITARRA

Con passo stanco cammineremo E andremo verso l' orizzonte Al tempo andato non torneremo Come aquiloni dispersi in volo Migrando in alto come rondini o ci saluteremo Avranno lo stesso peso amico, la bellezza e la malignità Se un nemico ti prende a schiaffi L' avresti anche sopportato Se avesse cercato di sopraffarti Ti saresti anche nascosto Ma sei stato proprio tu L' amico di cui mi fidavo di più Darò pace alla mia anima, liberandola da te. Yeah! La tua bocca è più untuosa del burro ma nel cuore c'è la guerra Le tue parole come olio ma soltanto spade sguainate Via dal fodero, via dal patto via dal soggiorno dei morti Via dalla casa di Dio, via da questo oscuro oblio! Io ti invocherò ancora e tu mi salverai Perché rifiuti di cambiare, perché amico mio Stai soltanto dando spazio a chi non ha timore di Dio Hai violato questo patto, hai sciolto questo nodo Camminando nelle valli e gonfiandoti di orgoglio Ma il tempo si avvicina, non puoi sapere quando arriverà Posso dirti soltanto che presto lui ritornerà C' era in un campo di grano, molta gente a lavoro Colui che coltiva il pane, il pane quotidiano Nasce in un ora felice, un fiore fiordaliso Nessuno lo ha annaffiato, nessuno mai lo ha piantato Ma cresce in libertà sotto il cielo Nel matrimonio, nel lavoro nero Il fiore più prezioso, nato in libertà e spirito Confidavo nell' amicizia, in te amico mio