Dario Pagano

Il racconto di Enea (feat. John Riesen)

dario pagano il racconto di enea (feat. john riesen) şarkı sözleri

O regina, tu mi chiedi rinnovare Nel mio sen un ineffabile dolor Ma se tanto vuoi udir la rovina di Troia Pur comincerò Rinnegati dai fati Sfiniti dalla pugna decennal Gli Achei apprestaro un'insidia Ideata dall'astuto Odisseo Ecco gli Achei, o regina Dal crimine d'uno solo li conoscerai tutti Ecco s'appressa un'alba senza guerra Libera, ridente L'invasore l'armi depose, ritirò le navi Troia ovunque s'abbandona A un dolce pianto Inver gli Achei celar le navi A largo di Tenedo E fuor le mura un ligneo cavallo Adombrò il guardo Nell'oscuro ventre celava soldati Già si disse di condurlo tra le mura Quale voto agli dei D'un tratto dalla rocca Laocoonte Accorse veemente Concittadini, Partiti gli Achei Ah! Non credete, temo i Danai Anche se portano doni Lesto un dardo conficcò nel cavo legno E subito due enormi serpi emersero dal mar Coi dolci figli il vecchio sacerdote divorar E ai piedi di Minerva si posero Ciò parve giusta pena All'atto sacrilego E Troia sicura benedì La novella libertà Si portò il cavallo entro le mura La notte avvolse la città Il legno piano s'aprì E fieri greci sortir Vinte le guardie ignare Delle mura ai varchi Schiusero le porte alle schiere Dell'inganno complici esiziale, ah Mi destai tra il fumo, le fiamme, il clamore Conobbi l'inganno Sola salvezza ai vinti nulla sperar salvezza Dissi e tra le fiamme mi gettai Amiche le tenebre, a pugnar Fidi compagni radunai per la via Indossammo l'armature degli Achei Fummo come lupi predatori Nella fosca nebbia Ciechi per una fame feroce Tra i dardi ed i perigli, senza pietà Giunti alla rocca del re Una schiera interminabile la circondò Con robusti arieti Sfasciaro le porte Sollevai gli occhi, vidi la torre più alta in città Quella spingemmo dall'alto Sull'orda nemica Seco trascinando Un ampio stuolo Nell'Ade Ma fur troppo numerosi E le porte del palazzo spalancar Gemiti orribili dagli atri della reggia Ferivan l'auree stelle Entraro gli Achei nel palazzo Le donne abbracciate agli stipiti Su cui imprimaro baci Ogni speme svanì La dolce madre mia Apparve agli occhi miei E mi condusse via Da quel pietoso orror Giunsi alla soglia paterna Presi mio padre sulle spalle I sacri penati Mia moglie Creusa e mio figlio Iulo Venere ci guidò fuori dalla città Creusa… dov'è Creusa Con noi più non v'è, ah Ripercorsi la strada Tornai alla rocca, alla casa Gridai il nome di Creusa A costo di morir Ella a un tratto m'apparve Un nuovo regno predisse, novella sposa Tre volte provai a cingerle il collo Ma invano Tornai allora dal padre E vidi che accorsero in molti Dal rogo di ilio Giunta allor la primavera Le vele spiegammo ai fati In terre remote fondammo alcune città Ma i fati da noi esigon altro La terra d'Esperia, l'Italia Dirigendo la rotta, o regina Naufragammo in quest'ore
Sanatçı: Dario Pagano
Türü: Belirtilmemiş
Ajans/Yapımcı: Belirtilmemiş
Şarkı Süresi: 13:07
Toplam: kayıtlı şarkı sözü
Dario Pagano hakkında bilgi girilmemiş.

Fotoğrafı