L'ultimo giorno dell'umanità

Il giorno in cui è finito il mondo Me ne stavo chiuso in cella In un regionale veloce Labbra salate E un dolore atroce Non ti far fregare Non è questa la vita Che diceva tua madre Questa è un’altra partita Una molto più strana Che osservi da lontano E solo in qualche momento Te la trovi in mano Ti accorgi che puoi afferrarla Magari in metro Magari in un bacio Vedersi vivere e d’un tratto Prendere il controllo E le cantine Sanno di pomodori E i piedi nudi Ne sanno di sabbia Ti tornano in mente Certe persone Nei bar di paese Perse nel tuo cuore Alcune lasciano il segno Certe altre i segni Altre ancora le lasci segnare E correre via Ti fanno un favore Non trascinare me Nella tua religione È nell'attesa che si celebra La vera vita Quando dimentichi chi sei In questa partita, E pensi a chi aspetti A cosa ti manca A cosa hai detto a tua nonna Prima di salutarla Mi piace fissare il nulla Fuori dal balcone Senza la morte Non avremmo padrone Io non voglio scoprire niente Voglio solo scoprirvi tutti Io ci provo a credere al futuro A far programmi E a dirmi di abbattere il muro Poi mi basta un po' di sole E do retta solo a lui Un gelato sul corso Un sorriso dei tuoi Con questi capelli E questa lingua lunga Io non spaccherò mai niente In compenso abbraccio gente Pezzi diversi di questo mondo Il broncio non è Che fosse mio Faceva parte del paesaggio Come la mafia a Dio E il marchese a Roma Ed i pianti in stazione A noi due Le cose che ami O ti stanno lontane Oppure fanno ingrassare O si fanno pagare Si può vivere senza fratelli Ma non senza amici. Io ho fatto a meno dei primi E scelto male i secondi Ho detto cose cattive Ai miei genitori Davo la colpa a loro Del mondo la fuori Non potevo sapere Avevan visto il futuro E me lo portavano Sfiorando il digiuno