faibrò roman empire şarkı sözleri
Nella Suburra, fra', scudi che brillano al sole, schiavi che corrono scalzi, catene che sbattono forte.
Denari in mano, tutti vogliono il pizzo, pretori corrotti, girano in tunica, ma sono muti.
Re Erode ci vuole morti, ma noi siamo guerrieri, figli di un Dio forte.
Parla male, fra', che te tagliano, preti che pregano mentre ci scannano.
Nel Colosseo, leoni che mordono, vita che costa oro, non perdona.
Strade di marmo, passi pesanti, schiavi in catene, ordo di spade, guardie pretorie che vogliono il sangue,
Plebe che muore, patrizi con calici alzati.
"Vincere aut mori, hoc solum est!"
Strada di sangue, sotto il cielo dell'Impero,
"Vincere aut mori, hoc solum est!"
L'Impero alza la spada, non c'è via d'uscita.
Nell'ombra di templi antichi, tra i vicoli luridi e infimi,
Cesare in alto, noi nelle cripte, vita che scorre tra spade e delitti.
Fumo di incenso nei santuari,
Dei che guardano, ma chi ci salva?
Sangue versato sui marmi sacri,
L'Impero si alza, la guerra avanza.
"Vincere aut mori, hoc solum est!"
Strada di sangue, sotto il cielo dell'Impero,
"Vincere aut mori, hoc solum est!"
L'Impero alza la spada, non c'è via d'uscita.
Il Tevere scorre… la notte è vicina…
L'Impero si alza… il fato si scrive…

