Noi siamo la fantascienza

Quando avevo sedici anni ho letto una storia Carlo era il più povero della classe, dopo la scuola faceva il lustrascarpe Alessandro che era di buona famiglia, dopo la scuola si faceva lustrare le scarpe Con la pioggia e con il sole, anche quando non ce ne era bisogno Alessandro in questo modo cercava di aiutare Carlo Un giorno Alessandro si presentò da Carlo delle scarpe rosse fiammanti Il lustrascarpe era così entusiasta dalla loro bellezza che non si fece neanche pagare Le pulì perfettamente, erano talmente lucide da riflettere tutto il sole del mondo Poi mise giù la pezza, le guardò e pensò ad alta voce Io delle scarpe così non le avrò mai Alessandro decise di regalargliele Il lustrascarpe incredulo, se le infilò in fretta e furia e corse felice verso la spiaggia L'indomani Alessandro scoprì che Carlo era andato a giocare sugli scogli bagnati Le suole di gomma di quelle scarpe rosse fiammanti l'avevano fatto scivolare E finendo in mare, aveva sbattuto la testa Carlo era morto annegato Il compito è sempre salvare la povera vittima Questa storia parte da qui Nasce dall'idea che i fallimenti della società non appartengano al suo stesso sviluppo Ma che vengono da altrove, da agenti o corpi esterni Il compito è sempre salvare la povera vittima Questa storia non parte dall'alba dei tempi Nasce dal pensare che i nostri problemi vengono da altrove, da paesi o corpi esterni Il compito è sempre salvare la povera vittima