Ricorderai? (Pt2)

Ricordo, eravamo ingenui Ci picchiavamo se il pallone andava sui rami Con i palmi sporchi fuori su dei binari Accartocciati sui gradini come origami In quei vicoli piccini come le mani Ci sentivamo più vicini, come legati Come polvere ci andava bene stare ovunque Prima di diventare grandi, arrivare al dunque Ho un ricordo di te che tremi A fari spenti in un parcheggio Io che ti tocco, tu che mi fermi E ci ero sotto, e t'ho dato tutto Anche se non molto Il destino d'incontrarti non l'ho mai cercato Io volevo solo essere accettato Ma tu non capivi e m'urlavi addosso Ora brindo a te, al nostro rimorso Sentirsi meno soli non vuol dire amare Me lo ripetevo ma è difficile accettare Ciò che fa male E non mentire non vuol dire essere sinceri Ho provato a volerti e tu a essermi necessaria Come un paio di scarpe a chi non ha piedi Ora senza veli, stenditi sul letto Se t'avesse vista Dio come ti vedo io adesso Avrebbe scelto l'inferno, è certo Sei un fiore di loto, lenzuola increspature Voglio saperti mia in tutte le sfumature Sei un pozzo profondo, io mi ci tuffo Finché tocco il fondo E più ci affogo più ci prendo gusto Notti a zonzo, cieli blu Su motorini rotti a fare su giù, su e giù Come non ricordi più? Solo per le strade, un déjà vu Non trovavamo pace Non facevamo errori Non eravamo soli Ricordo in bianco e nero Che ora è pieno di colori Se ritornassi indietro Ti regalerei quei fiori E tu? L'hai dimenticata la mia voce? O ascolti ancora quella mia canzone? Eh sì, t'avrei voluto cancellare Ora invece vorrei poter ricordare di più