Orlando

Forse Medoro sono io perso fra i giganti E viaggio senza un senno e senza un “se” che uccida il certo Ma pure l’oro è in imbarazzo fra i diamanti E chi recita “pretendo” non fa niente per averlo Ho migliorato i miei ricordi, per renderli più accesi e meno morti Modificandone a tratti anche i volti Non voglio che ora vengano a saperlo Li avrei curati meglio, li ho amati e manco se ne sono accorti Ne ho mura per i chiodi fissi Ora che ho la luna storta pure se in eclissi Chiamavano te, ma non c’è che illusione In mezzo a persone e perso nei dischi Guardo ancora quelle stelle come le capissi Quando disti rumore da quelle che illuminano abissi Ogni mattino che viene resto fra i raggi del sole Solo per farlo cadere dove vissi Ma se vivi solo fronte o retro Viaggerai su una strada deserta Chi ha la pelle dura biasima chi ha il cuore in vetro E chi li ha entrambi è una fortezza con la porta aperta Forse ho solo bisogno di me Forse ho solo un’idea pure spenta Ma anche un soffio d’aria spegne il fuoco o l’alimenta Ho visto una luce in fondo al tunnel Su di me sai ho ancora tanti pesi che non amo Insisto che non ci sia nessuno ed è Un folle con gli abbaglianti accessi in contromano E chi dà troppo a voce nasconde la mano Ora il che mondo è troppo umano, troppo umano