i fatti di cronaca il somaro şarkı sözleri

Nel villaggio su in collina C'era un povero somaro Con la testa sempre china E con un padrone avaro E tutti i giorni riscendevano la valle andando verso la città Arrivati alle saline Con la sete da far pena Che non son così vicine Caricava sulla schiena Cento sacchi un po' di sale un po' di sabbia contro la sua volontà E quando si lamentava Quante botte dal padrone Dalla bocca sangue e bava Che sporcavano il bastone E cadevano sul prato Con ferite testa e pancia Con il capo più chinato Si rimise ancora in marcia E pensò Basta, camminare giù nella foresta Carico di sale senza sosta Vado piano piano perché sai, non sono un giaguaro E l'asta, che mi sbatti sempre sulla testa Io ti darei indietro ogni batosta Tanto non mi tratti bene mai, son solo un somaro Passò forse più di un anno Ma non passò mai di moda Al quadrupede l'affanno E bastonate sulla coda Con la schiena così curva che sembrava si spezzasse in un più metà E passando sui sentieri I mosconi e le cicale Esprimevan desideri Che smettesse tutto il male Che dovette il quadrupede subire senza alcuna dignità Finché un giorno finalmente Nel piazzale alla stazione Il somaro tra la gente Si scagliò contro il padrone Con gli zoccoli alla gola Recitò questo copione "Non dirai più una parola E mai più userai il bastone" Adesso Basta, camminare giù nella foresta Carico di sale senza sosta Vado piano piano perché sai, non sono un giaguaro E l'asta, che mi sbatti sempre sulla testa Io ti darei indietro ogni batosta Tanto non mi tratti bene mai, son solo un somaro Arrivarono i soccorsi Da chi volle fargli male Si difese con i morsi E corse al pozzo comunale Al galoppo come un nobile destriero con grande velocità Ma arrivato lì vicino Venne in massa circondato Ed arrivò anche il contadino Che l'avrebbe poi ammazzato Quindi scelse l'unica sua via di fuga verso la sua libertà E gridando a voce alta Il somaro alle persone Fu del ciuco la ribalta Contro il popolo e il padrone "Voi che sempre mi picchiate Con le vostre aste di legno E somaro mi chiamate Io aguzzerò l'ingegno" Tra le botte e tra gli attacchi Mentre fu preso d'assalto Lui col sale dentro ai sacchi Riuscì a fare un grande salto E ragliava col singhiozzo Mentre si lasciò cadere Nel profondo dentro al pozzo E ora non si può più bere Ma che sete, di cent'anni la più calda estate Ma le botti d'acqua sono vuote Perché infondo al pozzo come sai c'è morto il somaro E che farete, ora che le falde son salate Ci volevan solo più carote Ma non gliene avete date mai, che finale amaro Che finale amaro
Sanatçı: i fatti di cronaca
Türü: Belirtilmemiş
Ajans/Yapımcı: Belirtilmemiş
Şarkı Süresi: 5:03
Toplam: kayıtlı şarkı sözü
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