Petali e chimere

Mi sveglierò domani con la voglia di Gridare. Anche oggi vado a scuola Dopo giro per le strade, ma mi sveglierò domani dentro lacrime salate. Ma Anche oggi vado a scuola Poi sorriderò a mia madre. Camminerà in silenzio fino a quando questa gente userà troppe parole per descriverlo in un livido, poi lascerà le frasi che imboccando la corrente possano passare altrove ma non possano più ucciderlo. Non sanno che sua madre non ci arriva a fine mese lascia accese due candele per il santo del paese, non lo sanno ma ne parlano e non bastano preghiere se anche i petali si spezzano sul soffio di chimere. Mi sveglierò domani con la voglia di gridare, ma anche oggi vado a scuola poi una voce sulle scale. Se mi sveglierò domani con le ossa fratturate, penso oggi vado a scuola poi sorriderò a mia madre. Combatterò in silenzio costringendo in una danza la follia con la paura, è ora che voli, ora che vada, allora muterò il mio corpo in invisibile sostanza, perché non mi puoi toccare se mi libero nell'aria, perché oggi vado a scuola e tu mi aspetti sulla strada, ma ora sono puro plasma, la mia forma ora è cambiata, sono io ora il tuo fantasma che ti vuole sulla strada, che t'insegue e ti disturba nella mente ovunque vada e mamma. Non ce l'ho fatta, a resistere alla vita, con la gola stretta stretta l'ho baciata poi è finita. Scusami Mamma, scusa mamma, se non ti ho detto niente, ma ora sono anch'io una lacrima di cielo per corrente. Ti sveglierai domani con la voglia di gridare che anche i petali si spezzano sul soffio di chimere. Se mi cercherai domani nella brezza delle sere allora urlalo a chiunque che vuoi solo stare bene.