ignoranza urbana efesto şarkı sözleri

Ho stretto la mano del fato, allo spettro degli anni che mi hanno donato Drogato i miei avi per scavare sotto 'sto strato, le mani di Kali tolgono il fiato Il cuore spezzato in una bottiglia, il cervello tritato in poltiglia Rendono me stesso depresso alla vista di chi guardo e mi somiglia Ho sognato un mondo in cui non esisto, parlato allo sguardo del Basilisco E donato nuca e la parte più cruda alla mano di Mefisto La vita è un intero dipinto di particolari in parti colati Tra tele di palmi che gettano il cuore tra questi rifiuti indifferenziati Parlo con te che hai preso una piccola parte di me l'hai buttata nel cesso Ne vedo il riflesso increspato dal vento incalzante in sto ritmo indigesto Ho venduto il mio lato più pacato al mio amico più malato Un rito pagano più vano del sangue che ho dato per essere questo Sfigato che tesse catene di carta cagata da un'anima marcia Il tuo sguardo che langue nell'essere fraglie lenisce il male alla faccia Dato dal fatto che ora anche le tue anche mi hanno lasciato un po' fuori contesto Per questo mi chiudo al di fuori del nostro universo guidato dall'ascia di Efesto. È l'ascia di Efesto, lascia il tuo ego e rilassa te stesso È l'ascia di Efesto, incide la carne per rendermi questo Lasciami adesso o lascia uno sguardo per darmi un riflesso Il volto allo specchio, segna le rughe per mostrare il tempo che ho perso Mi sento sul labbro un fabbro alla forgia che batte Che fonde la soglia creando uno squarcio, verso di un nuovo castello di carte Forse una para che parte se a volte decade La parte è una commedia di suore e di matte Ho passato giornate sfocate in balia Di una succube errante ma metalmente infante Ho concluso un percorso colluso tra sguardi ammiccanti di dubito uso Tra strette carezze che mi hanno lasciato svuotato come uno stabile in disuso Confuso dal fato stressato da un cuore agitato In un attimo che perde il tempo del battito Il male che picchia alle porte del passato senza scandire l'attimo Latito perso nel senso di un sadico il cerebro spastico viaggia sopra di un pattino Facchino per scelta a mi aspetta la vuelta di un tempio dinamico L'attesa mi pesa sognando una vita in ascesa Affrontando la resa di questa partita che è come un'impresa Soffiando sui sogni come su una candela accesa Vago per una distesa che sto senza fiato ubriaco di stato e di chiesa Imbrago per una discesa un Cristo osannato abbagliato da luce protesa Se credo mi pesa sul pathos quando il parlare e pensare diventa reato Se parlo mi si blocca il fiato, e adesso? L'ascia di Efesto È l'ascia di Efesto, lascia il tuo ego e rilassa te stesso È l'ascia di Efesto, incide la carne per rendermi questo Lasciami adesso o lascia uno sguardo per darmi un riflesso Il volto allo specchio, segna le rughe per mostrare il tempo che ho perso
Sanatçı: Ignoranza Urbana
Türü: Belirtilmemiş
Ajans/Yapımcı: Belirtilmemiş
Şarkı Süresi: 3:12
Toplam: kayıtlı şarkı sözü
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