Alaska

La luna che casca dal cielo posa su di un filo dipinge le stelle per noi Quando i nostri sguardi si incrociano incendiano il mondo Ma poi Il vuoto non basta, anche il silenzio ormai narra di noi Il freddo è calato in Alaska, e stanotte, io dormirò fuori Mi chiedo se basti strapparmi gli occhi per tornare agli albori Cogliere quei vecchi fiori rmai calpestati dal vento che corre là fuori In questo corteo di stelle sto aspettando la mia sentenza Siam solo due lentiggini sul volto dell’incertezza Non immagini quanto vorrei dirti che ormai sto bene Ma il vuoto che vesto, sveste e dirige ste sere Il tempo non scorre, e intanto mi placa le vene Penso che a volte la paura più grande sia per ciò che non si teme Quanti sorrisi stroncati da tutti i pensieri che disfano il bene Quant’odio che arde nel cuore, fiamme soffocate da tutta la cenere L’aroma che lasci da un volto al crepuscolo, non è crudele Vorrei soltanto svanire, lasciarti andare, lasciarmi cedere Dammi un motivo per restare adesso,anche se non mi manchi dai dammi di più Prova a trarmi in inganno, si a trovarmi un senso Sto cascando sempre più giù Il sole non sorge, è stato manomesso, da quando non ci sei più tu Con vecchi ricordi ogni notte mi incontro, ormai è rendez-vous Sai, mi hanno insegnato che il cielo che brilla è sempre più blu Neanche per il cazzo sta notte non scorre perché manchi tu Ma è un sentiero già visto,vivo in un devaju Che per quanto ti parli,ormai non mi ascolti più Ormai non mi ascolti più Nah E questa è l’Alaska,e questa è l’Alaska Vivo in un déjà vu