impe & daemah giornata storta (salato) şarkı sözleri
Ore 11 sbatte il sole sulla persiana, per te un qualsiasi giorno di qualunque settimana
Scendi in strada, che ormai è quasi mezzogiorno, all'insaputa che da lì a poco tutto andrà storto
14 e 30 si instaura una passerella, ogni miss che passeggia dici"oh merda"
Su di te causa effetti da ipnosi, alle quattro dai dosi, prendi soldi da tipi pericolosi
Alle cinque, beh ascolti I pezzi di impe, bevi due birre, pensi di stare nel chill
Ma le pare le hai incollate addosso tipo vinavil, viví qui, vivi lì, la tua solita routine
18 del p.m. ti chiama il PM, ti parla di un impiccio che eri ancora minorenne
Te probabilmente non te lo ricordi molto, però mannaggia a maggio forse non verrai assolto
Ti assenti, e dopo torni alle sette con lo sguardo assente, da sempre
Quello lì che serpe lo incroci alle 20, per un altra oretta vendi, vendi, vendi
Finché capirai che stare in giro, ti ha fatto venire un certo languorino
Vaghi per un panino, da otto ore sei in giro ma per l'obiettivo non si è ancora aperto un bivio
Da mattina a sera non va liscio come l'olio
Aumenta il tuo odio da, dalla città del mortaio per te un mortorio
Bevi e fumi schiavo del monopolio
In bocca una jolla trasuda a tratti dalla tracolla
Chi si ricorda
Di un'altra giornata storta?!
Ore 21 non barcolli più bel buio, ti giuro ti ha detto un amico di Giulio
Che a quella festa ci divertiamo sicuro"fanculo"
Sai che, alle ventitré sei nei pressi di Via di Prè, chiami il socio boy
10 euro porta dove vuoi la targa è di Dakar
Mangi un po' di tartare, chiami Babacar, ora 24 ti infili nel terzo bar
L'una, le due, le tre, tutto a un tratto voleranno via e saranno già le quattro
Ma tanto ormai lei è con un altro, e quel cliente sarà già tutto fatto, che sbatti!
Alle sei c'è già chi lavora, tu torni alla dimora, l'ansia che ti divora
Sei reduce del come ci si riduce, dormirai un po' ma poi ti sveglierà la luce
Il vicino, le campane della chiesa"sorpresa", al tipo di prima gli è già scesa
Correrai da lui, manco aspetti che venga, ma se per I pezzi crolli a pezzi come il jenga
Ma se per I pezzi crolli a pezzi come il jenga, se vuoi ti spingo il jingle
Della giornata storta, da chi è da anni in questo limbo
Da mattina a sera non va liscio come l'olio
Aumenta il tuo odio da, dalla città del mortaio per te un mortorio
Bevi e fumi schiavo del monopolio
In bocca una jolla trasuda a tratti dalla tracolla
Chi si ricorda
Di un'altra giornata storta?!