Trac

Trac, eccomi qua. Fuori un cartello "Sul palco per voi". Mi sudano le mani, non posso Dio! No, io non andrò, nel bugigattolo mi chiuderò, Sotto chiave tre mandate do. Flesso sul mio riflesso qui nello specchio che mi parlo addosso, Guarda tu che brutta cera c'ho. Chi me lo ha fatto fare? Io ho paura di cantare, No no no di uscire in scena non si può! No non mi interesso di chi ha pagato a caro prezzo l'ingresso, Sto dalla parte di chi entra free, Sia tra quelle genti dalle pezzenti, alle leccate ed abbienti, Dai belli e impomatati ai storti freaks. Che cosa si aspettan? Ma si, vedermi messo a nudo alla gogna! In fondo ho un nodo alla gola ahimè! E poi anche se andassi da calare non ho assi, Ho solo scarti nel taschino del gilet. Chi? Chi ve l'ha detto che quel che scrivo è senza macchia o difetto? Di vero ho solo il fondo dei miei slip. Ok, vabbè lo ammetto, sembro credibile se canto di petto, Se suono il piano e mi do un tono chic. Prendi per buono tutto, quel che racconto son io dopotutto, Qui le bugie son belle verità. Ma no non mi pregare, resto qui nel mio tremare, Lascia stare, devo andare via di qua! Goccio e dopo goccio, dopo mezz'ora mi sento ciucco, Intanto in sala un tipo grida "E su!". Gli altri un po' più pazienti, batton le mani mentre stringon tra i denti I miei versi avversi alle virtù; Mi alzo, vado a tentoni, metto il cappello poi scongiuro ai coglioni, Indosso la mia parte, il mio cliché E poi s'alza il sipario, costruisco il mio lunario Finché svendo una luna che non c'è.