Danni permanenti

Oggi mi dedico una sera, vabbé poi chi se ne frega Strani giorni con i Doors che mi scaldano la memoria E che pena che mi faccio se mi fermo cado a pezzi Poi per ritrovarli a tutti i costi spero sempre in un abbraccio Ma che belli gli ideali e quella voglia di scappare Di non stare intrappolati in questa gabbia di normali E pensare che follia soddisfare l'allegria E se andrà tutto a puttane non sarà per colpa mia E può darsi che stasera che mi sento più leggero Dal tuo sguardo colgo un fiore di un universo parallelo E un applauso agli ostinati, agli esclusi ai laureati E a chi scrive la sua storia di una giornata senza gloria A chi ha scelto di tornare che non è poi così male Poi ti accorgi dai giornali che son più umani gli animali Così riprenderò a fumare e ad uccidermi il morale Rovistando nella mente e aspettando il mio temporale E son contento che stasera che ho raccolto le macerie Mi risveglio tra le onde e riprendo a respirare Senza colpe né vergogna Noi ci troveremo ancora per un'altra incomprensione Che ha trovato in te dimora Perché sbagli prospettive Poi ti inventi delle scuse E comunque io lo so mentre tu lo scoprirai Che dimostro meno danni di quelli che ho Io dimostro meno danni di quelli che ho Io dimostro meno danni di quelli che ho