Titanico Eremita

Riposa, esausto, il titanico eremita Nessuno sa dove trascorra l'eterna vita Da quando le catene non lo tengono sul masso Errare solitario il suo contrapasso L'aquila ormai, non più lo dilania Ma la solitudine lo guida e lo priva di ogni smania Al rapace donerebbe subito ogni brandello Piuttosto che ricordare il suo fardello La vergogna perseguita il titanico eremita Nell'ombra profonda, ormai fuggita Era conosciuto come colui che pensa prima Prometeo il suo nome ma non ha nessun'anteprima Il suo regale nipote era stato nel giusto Ma lui non vide oltre, il fuoco lo dono al debole arbusto Le catene furono misera prigione Ma libero fu presto e non ha ragione Il tempo passato e degli antichi dei non vi è più traccia Solo alcuni lottano, ma nessuno più li abbraccia Seppur al torto subito, i suoi protetti lo hanno liberato Col divino dono fecero un danno spropositato La vergogna perseguita il titanico eremita Nell'ombra profonda ormai è fuggita Era conosciuto come colui che pensa prima Prometeo il suo nome, ma non ha anteprima Agli uomini non solo il tecnico aveva donato Ma un orgoglio spregiudicato funesto per tutto il creato Mai misura alberga nel loro essere arrogante Il loro effimero benessere desiderio aberrante Per i suoi protetti ormai non ha più orgoglio Per sua svista, donò pena, e non un germoglio Sperando che gli abomini rimangano in un solo mondo Prega perché non spargano nel tutto il loro seme vagabondo Ma il fuoco sacro li ha già portati lontano Oltre l'atmosfera malata che loro stessi han creato Animali senza pudore ormai sono diventati Desiderosi di annichilire solo perché annoiati Nell'ombra profonda ormai fuggito Prometeo il suo nome, io ti ho avvertito Era conosciuto come colui che pensa prima Prometeo il suo nome, scelta assassina