Terrapiatta

Lara è in acqua da sola, il mare timido, le onde non la cullano; mille pensieri distanti - dentro sé. Con le mani sulla gola, per zittire la voce che l'ha portata fin là e che da troppo ripete: «non sei un granché». Ormai la terra è piatta e noi restiamo qui abbracciati ai tentacoli del mostro che si nutre di anime, per non cadere, precipitare, oltre il bordo dell'oceano. Erkan scende dall'auto e poi perde un pezzo di ombra sulla porta di casa; mille rimorsi nascosti – dentro sé. Vede suo figlio che gioca e scompare anche la voglia che lo fa sentire vivo e che sa giocare coi suoi «perché». Ormai la terra è piatta e noi restiamo qui abbracciati ai tentacoli del mostro che si nutre di anime, per non cadere, precipitare, oltre il bordo dell'oceano. Io seduta qui in un angolo a riascoltare quel messaggio di sabato sera, mille ricordi confusi – dentro me. Certe sere certe cose non sono proprio certe per niente, sai, non so fare più nulla – neanche il caffè. Ormai la terra è piatta e noi restiamo qui abbracciati ai tentacoli del mostro che si nutre di anime, per non cadere, precipitare, oltre il bordo dell'oceano. Ormai la terra è piatta e noi restiamo qui bloccati, in attesa di miracoli e di eroi che non ci vogliono; e lasciamo che ogni oggi si trasformi in un domani, oltre l'orlo dell'oceano. Oh la terra è piatta – lo sai anche tu che la terra è piatta – ormai già da un po'... la terra è piatta ormai già da un po’.