Sindrome di Stoccolma

Come un equilibrista Il cuore che traballa tra insuccesso e conquista E son punti di vista Ma dopo te rimane l'alcolismo o l'analista Cosa ci vuoi fare Mi conosco bene Spezzo le catene Ma rimango qui Come un sequestrato In uno scantinato Con la porta aperta Che si è innamorato Vedo piani di scale Mi ci vorrei buttare Piango per non bere Mani come un bicchiere Cosa vuoi capire Non lo puoi sapere Io continuo a giocare sono ludopatico Potresti capire Non lasciarmi soffrire Io ti ho aperto il cuore tu mi hai aperto in due Ma Ma Cosa vuoi da me Che non so leggere dentro te O me Cosa resta di me E tu sei un caso raro Con un finale amaro Trascinato per stagioni che però guardavo Se mi lasci t'amo Se ti incazzi t'amo Se mi insulti poi ritorni poi mi lasci t'amo Questo è il gioco almeno Finché non mi stanco Sempre che non faccia prima a consumarmi l'alcool Dovrei partire E ricominciare Ma negli occhi di uno sconosciuto ti rivedrei E se ci penso ora Steso qui nel letto Che non sembra più stretto come avevi detto Lo capisco ma Non lo capisco sai Cosa vuoi da me Che non so leggere dentro te O me Cosa resta di me