Intravisto

Per caso mi hai intravisto? Io non mi sono più rivisto Sempre amalgamato in questo misto A chiedermi perché esisto Sembrava tutto un gioco Questo moto Lo metto a fuoco Lo ritrovo poi lo muovo Lo colpisco e me lo giostro Aperto quando voglio come un chiosco Entro ed esco dal mio ritrovo Mi metto al rogo dentro un rovo Chiassosa la bufera che mi investe Disprezzo questa veste che ricopre queste teste Io voglio zero feste, zero amore, zero stelle Ricopro questo ruolo da bracciante di richieste E se dalle finestre son partito per un altro mondo Saprai bene che non farò ritorno Penso così tanto che è diventato un forno In questo maremoto mi dissocio e mi confondo Dopo affondo e mi trasformo Mi guardi ma non ci capiamo Il perdono va oltre la stretta di una mano Penso tanto ma in fondo penso invano Un cane non abbaia ma morde non è poi così strano Credi a quello che vuoi Ma non sai quello che provi Pensi solo a cio che ingoi E non pensi a cio che covi Non c'è niente dentro al teschio Sono attaccato alle mie ossa come muschio Io non rischio, al massimo riesco A uscire da queste mura se c'è fresco È buio pesto Non giocare con il fuoco Se questo fuoco è il mio gioco Io mi scotto e mi rinnovo Mi colpisco ma di certo non mi smuovo Con due pillole e qualche stimolo nuovo Io mi commuovo Se penso al moto rotatorio che ricopre questo globo Quando sento il passare delle ore Così veloce che si fa rivoluzione Trasmissione senza interruzione Ancorato al suolo come un bravo pedone Pedina logorata al servizio del padrone Un clone, mi hanno gettato in un bidone Per questo disprezzo me stesso Per questo ogni equilibrio è andato perso Ma se penso allo squilibrio che si è instaurato adesso Posso solo constatare di essermi perso Ho sonno quando si fa estate Ritorno quando si fa inverno Ma in fondo sempre chiuso resto Disfatto Il vostro calore non mi tenta affatto Sono stanco dal pensare così astratto Parto all'attacco col mio essere distratto Incastrato dentro al nastro Biadesivo perché è lama a doppio taglio Misfatto condizionato ma senz'aria Marcio dentro senza manco una caria Perdo il fiato quando parlo Librato e liberato decorato dal corallo A trovarlo un cazzo di motivo per mostrarlo Per Impalarlo su un piedistallo Mi da fastidio se mi parlo Da solo come un matto Passo e chiudo da questo buco Il dolore io lo fiuto So gestirlo lo apprezzo ma ora è tempo di finirlo