14 MAGGIO (IO)

Sono Maggio Nato in un mese caldo mi piace l'inverno A volte il freddo ce l'ho dentro Ma ci avrei scommesso Che non riesco a stare al passo con me stesso Di notte quando nessuno mi guarda Mi guardo allo specchio Sono incasinato Complessato Un po' romantico ma riservato Tu mi guardi dici che sono cambiato Mi leggi nei pensieri come sono diventato Ho mostrato amore ma mi hanno smostrato Ho corso fino a perdere il fiato Nelle mie scarpe un lago Sotto la pioggia senza ombrello Cercando di ricominciare da capo Ma forse sono ancora vivo Che se mi vedi con la testa in aria E' perché scrivo sulle nuvole quello che non ti dico E ho preso botte e c'ho tre lividi sul cuore Se mi stai accanto tremano pure le vene Non riesco a stare in piedi Perché urlo fino a perdere la voce Ho scritto di te per logorare il dolore E quante cose belle che mi sono perso E quante volte mi hanno detto sei diverso Così strano ciò che dici non ha senso Ma le parole sono vere solo se c'è un gesto E ho camminato in strade buie prive di luce Voltato pagine per legger nuove cose Scavato per vedere se avevo un cuore L'ho trovato in fondo nascosto privo di colore Nascosto tra vetri rotti e strappi da ricucire Gli occhi bianchi assenti che guardano il sole I raggi bruciano le lacrime con il tuo nome Lo incidono sul volto e non lo posso cancellare La luce illumina gli squarci e ricuce le mie ferite Rimango con le voci nel silenzio a soffrire Ma ho fantasmi in testa che gridano a tutte le ore Urlavo di loro e in fondo un po' c'ho perso il sonno Urlavo di loro ed è per questo che c'ho ho perso il senno Io li sentivo urlare dentro come un cazzo di concerto E vorrei bere le mie lacrime come veleno Riusarle quando poi sto male Guardare il cielo e tornare sereno Farei del dolore un siero Se solo fosse il modo per soffrire meno Farei dell'amore un siero Se solo fosse facile amare qualcuno Fare del dolore un muro con l'animo nero Il cuore sotto zero e pensare di soffrire meno Faremo della tristezza un dono Un siero per un cuore anemico Il dolore che ci fa restare in bilico in bilico bilico Poi sono arrivate tutte insieme Quelle voci indistinte prive di colore Ho ignorato quei rumori giudizi della gente Chi non crede ai sogni causa solo sofferenze Chi non crede in me tanto non mi serve a niente Io ho creduto in me stesso Ho urlato ciò che avevo dentro E ho guardato il cuore sciogliere l'inverno Ho provato a dare un senso quando camminavo sull' asfalto Quando stanco di stare in basso guardavo in alto Quando restavo in bilico al limite nei miei pensieri Ma ho capito col tempo Che il mio riflesso allo specchio Non è il riflesso di ieri Io mi disegno in un testo pieno di tedio Col passo lento ma col cuore svelto senza criterio Cammino a stento nel silenzio del mio deserto Resto a pensare al tuo sguardo e come era intenso Oggi ho 20 anni e non riesco più a darti un senso Non riesco più a darmi un senso Non riesco a dirti quello che sento Ci provo ma non riesco Ricordo quando mi chiamavi matto E invece adesso smatto Perché hai fatto scacco matto col cuore di un altro Qui tutto sembra infranto E mi domando cosa resta intatto Cosa faccio intanto Verso lacrime rosse e levo ossigeno al cuore Una corda al petto che stringe il dolore Io ti giuro sono stanco Di coprire i graffi che ho sul volto E Cicatrici sul mio corpo Con il sangue che ho sul palmo resto fermo non mi scanso Spero che il vento asciughi questo pianto È notte fonda e sono in fondo senza coraggio Non capisco se è l'inizio o la fine di questo viaggio È notte fonda e sono sveglio senza coraggio Non capisco se è la fine o l'inizio di questo viaggio È notte fonda e sento freddo adesso mi scaldo Le 3 di notte mi sento vivo