STRUGGLE PT. II

Alito la penna per dare una voce allo struggle Tacito spenna la noche, a testate sto cazzo di muro lo spacco Agito il barattolo dei forse, che uso per non uscire Giocattolo il mio cuore, ne abusano per poi sparire E spezzo sempre le cartine, leggo male le cartine Grezzo per modo di dire, io voglio crepare con stile Emozionare e sparire, sì, come Shiloh Dynasty Scappare dai party, morire mai nati E ci prendo gusto, a trafiggermi il cranio Ci prendo giusto, se te ne tiro un paio Siamo superiori all'universo, superiori ed università Siamo attori, siamo incenso che odori fra un lampo di lucidità Uccidi la, voglia di morire, ultimi ma, ultimi a perire Gucci di qua, Fendi di la, fendimi qua, spoglia le pupille Uccidi me, con un colpo secco, beviti me, come col prosecco Eviti te, leviti con me Questa stronza m'ha ghostato, un pugnale sul costato Rido a forza come un cartonato, sono spirituale, spiritato Siamo gli inetti di Svevo, gli eletti del nero Incisi dall'ego, etti di vero, divisi per zero Uccisi dal bello, nati nel brutto Siamo visi disegnati a pastello, che si prendono tutto Siamo quelli che si prendono i fischi, dentro un mare di whisky Siam quelli che prendono i rischi, belli solo in foto, degli ammassi di strutto È questo che siamo Stare al mondo significa competizione, ma Se non ce la sentissimo, se non volessimo competere affatto Saremmo dei vinti, o solo degli sciocchi? L'insicurezza ci porterà a fallire Son le tre e mezza, io non riesco a dormire Spezzo una rosa raccolta dal cortile Mi mangio le spine