Rigor Mortis

Rieccomi Stanco a fissare la neve Quante ore oramai Passeggere, in silenzio, un rumore Fantasie Di quello che è stato un futuro L'insano gusto di cercare inizio nell'iterazione Guarda che non son mai stato un faro Una retta da seguire Solo un campo minato e fango Troverai nella mia bile Perderci Negli sguardi dei salici spenti Trovi insana questa paranoia per l'ispirazione Meriti Di meglio di queste parole Un conforto, un raggio di sole che ridia calore Lo sguardo di una prostituta stanca Che non ha nulla da dire E cerca di restare a galla, urlando stimolata dal dolore Parlami Perché non parli mai? Parla A che stai pensando? Pensando a cosa? A cosa Non lo so mai a cosa stai pensando pensa Penso che siamo nel vicolo dei topi dove i morti hanno perso le ossa Questi passi ricordano solchi Questi solchi ricordano passi Sono stanco di questi rimorsi Vorrei uscire dal mio rigor mortis Questi pensieri diventan fantasmi Tanto che l'immago diventa il mio marmo Oh Dio, fammi uscire da questi rintocchi sinistri da questi pensieri ormai tanto distinti