Due Ragazzi

Quanto vorrei che La tenda di camera mia Non si alzasse mai più E la luce che filtra Non mi sconvolgesse Svelandomi la mia solitudine (Quando bevo un po') Quanto vorrei che Cadesse sugli occhi Una tenda, una palpebra blu Pupille graffiate Da una falce di luce Due sguardi che cadono in su Due ragazzi fissano la luna Gli occhi accesi di madre natura Per portare luce quaggiù in città Sai poi come andrà Quando verrai a trovarmi in cima Io ci credo tu resta vicina Lotteremo insieme per la nostra libertà La sera diventiamo lupi guardando luna Ci divertiamo come i Looney se suona Luca A volte parlo alla natura ma non ascolta la mia voce O forse sono io che dovrei ascoltare la sua E ci poniamo tanti dubbi come non fosse in noi Il potere di fidarci sempre del prossimo So che la delusione pare sempre un po' tossica Ma è meglio che pentirsi di ciò che non si fa Un giorno lo viviamo a cento uno a venti l'importante si è restare svegli Dormire in macchina non è poi così scomodo Se sai che il giorno dopo almeno un poco scoprirai chi sei Quindi ogni giorno è un Deion Si a volte mi devio Quando ascolto il mio Devil Mi ripeto "Non Devo!" Una cosa come tre volte Perché il sacrificio in fondo fa sempre parte del desiderio Rimaniamo ancora all'ombra della libertà Pure se le foglie di quest'albero cadranno Se ce la tolgono non esitare a ribellarti Ma senza usare armi, piuttosto dammi un bacio E ci poniamo tanti dubbi come non fosse in noi Il potere di fidarci sempre del prossimo So che la delusione pare sempre un po' tossica... Due ragazzi fissano la luna Gli occhi accesi di madre natura Per portare luce quaggiù in città Sai poi come andrà Quando verrai a trovarmi in cima Io ci credo tu resta vicina Lotteremo insieme per la nostra libertà