Massimo

Giorni che non chiudo mano Guardi dici strano Giorni che non parlo manco Però chiudo un brano Giorni che mi va di fianco Chi mi dice bravo Giorni non mi va di farlo Quindi para il fango Giorni che di poli astratti Tanti estremi inversi Vita ancor confusa D'un adolescente in versi Dimmi che di crescere Dimmi che sono esterni Dimmi devi ripetere Sti cloni te li tieni Ma cosa vivi al massimo Si ma sì mo che faccio Tutte ste filosofie di vita E ora è uno straccio No non lo rifaccio Nonono non lo rifaccio Meglio star per terra soli Piuttosto che in braccio Ma quanto poi è difficile Generazione celebre Nascondere la rabbia In questo mondo che va in cenere Perché poi devo essere Se mi chiedon di avere Prosciugato dall'ansia Col giudizio nelle vene Se riesci fai il politico Così poi ti va bene Così anche se ti critico Mi dici che è il mestiere Ci riesci, parla in bilico Non prender posizione Che il giudizio della gente Vale più dell'opinione Ma cosa vivi al massimo Si ma sì mo che faccio Tutte ste filosofie di vita E ora è uno straccio No non lo rifaccio Nonono non lo rifaccio Meglio star per terra soli Piuttosto che in braccio Forza passi falsi Forse invece son distanti Forse m'innamoro ancora Di tutti sti sbagli Tu che ancora inventi Finali diversi Io che per eccessi di finali ne ho diversi Sento Che sto scrivendo perché Spesso mi pento Di quel che faccio, di te Di quel complesso Di gente dentro di me Che mi confonde Chiude porte Mostra il peggio di me Ma cosa vivi al massimo Si ma sì mo che faccio Tutte ste filosofie di vita E ora è uno straccio No non lo rifaccio Nonono non lo rifaccio Meglio star per terra soli Piuttosto che in braccio