Diritto Alla Polvere

Una resistenza vittoriosa per una mente sospesa Lo sapevo fin troppo bene di viver di camminate vane La gioia sottratta e in un lampo ridotta In cenere impalpabile, dal profumo così instabile Sotto i miei denti stringo dolori viscosi come il fango Maltrattato da me stesso nella fascinazione così indeciso Mi cospargo di abbandono La diffidenza è come un un regalo, disobbedisco alla logica Una bellezza che si vanifica Amar qualcuno, senza resistere al tumulto interiore Per stare a guardare, con disprezzo irrazionale, lo sfacelo della carne Un cervello dietro le sbarre Mi colpisci talmente forte, che quando chiudo gli occhi Si chiudono anche le porte Del mio rifugio più caro, del mio sorriso più vero Ho la forza, perso la ragione, sempre sotto un'alluvione Che viene giù, che viene giù, devastante Tonnellate di pioggia battente Spina dorsale grondaia, cuore tombino Mi muovo da una stanza all'altra come un assassino Cambiato e paralizzato dalla felicità ignorato Animo battagliero, brucia fiero Ma lasciami in pace, ora che l'umore è nero come pece Oppressione e fragilità, un altro sonno ci sarà Questo non lo so Questo son io Tiranno ed egoista, io che non lascio fluire Nemmeno a pregare, alcuna speranza, così estinta Esitando su ogni passo deglutisco l'ennesimo sasso Che questa esistenza Mi ha concesso