raccontoriccardo il mio vangelo (feat. sci2ma) şarkı sözleri
C'è sempre stato un codice, legge di natura
Era occhio per occhio, adesso è dente per dentatura
Scrivere un mio vangelo non mi fa paura
Tanto neanche il Papa oggi è immune alla censura
Dio il quarto giorno creò la luna, la appese al cielo
Ma io la tiro giù nel mio vangelo
All'alba del nuovo giorno
Io mi risveglio morto
Non sono mai risorto
Ma almeno mi Racconto
Riccardo, la fedeltà si paga
Usa la tua penna come unica tua spada
Nuota fiumi di inchiostro, riscrivi il padre nostro
Quanto può valere una preghiera già pregata
Padre nostro che non ci sai fare
Se stessi al nostro posto
Ma al nostro posto non ci sai stare
Forse neanche tu ti crederesti
Perché è complicato credere pure in se stessi
Nutriti di fame, di curiosità
Trovati una donna che sia la tua gravità
Prendi i suoi stivali, atterra come Perelà
Cerca di scoprirla come fossero città
Sii fedele sempre, a tratti trasparente
Cerca di essere nessuno ma meglio di niente
Tutti siamo niente
Tanto tutto il fumo prima o poi va via per sempre, sempre, sempre
Queste parole voleranno altrove
E quelle più pesanti finiranno chissà dove
Firmando con la croce non ci si distingue
Il mio vangelo è scritto a voce
Quindi in tutte le altre lingue
Io non ho consigli fra, io non valgo niente
Resto indifferente, in mezzo a questa gente che mi cerca
Come se non fossi irriverente, si mi cerca
Come avessi un piano chiaro in mente
Non conosco Dio, quando è morto nonno
Perso nell'oblio vedo demoni nel sonno
Anche se non dormo
A volte sembro morto
E sogno ad occhi aperti di volare in uno stormo
Vado verso il cielo nuvole, verso il cielo umile
Perché anche se volo ogni mio gesto sarà utile
Non piango per nessuno, ne per lei ne per alcuno
Da quando son cresciuto "Trust Nobody" è il mio saluto
Leggo salmi stando muto, sperando in un miracolo
Mentre sto li seduto divento il mio stesso ostacolo
E se fossi la luna
Io mi dipingerei nuda
Nel vangelo come cristo nel cenacolo
Nutriti di fame, di curiosità
Trovati una donna che sia la tua gravità
Prendi i suoi stivali, atterra come Perelà
Cerca di scoprirla come fossero città
Sii fedele sempre, a tratti trasparente
Cerca di essere nessuno ma meglio di niente
Tutti siamo niente,
Tanto tutto il fumo prima o poi va via per sempre, sempre, sempre
Queste parole voleranno altrove
E quelle più pesanti finiranno chissà dove
Firmando con la croce non ci si distingue
Il mio vangelo è scritto a voce
Quindi in tutte le altre lingue
Sapevi che Icaro ha scritto nelle nuvole del cielo
Che volare in alto non può essere proibito
Articolo uno, l'unico del mio vangelo
Tutto ciò che vieti fa venire l'appetito
Se ci credi scrivilo, scrivilo per terra, scrivilo sui muri
Che i tuoi versi siano imperituri
Et si parva licet componere magnis
Ecco il mio vangelo, la mia legge, la mia hybris