FIGLIO DEL MIO NOME

Padre Figlio Del mio nome Padre Figlio Del tuo nome Spiega a chi vive per una ragione Che vivere é la Ragione Siamo 2 gocce d'acqua 2 Qui il significato celo 1 Una disseta la Terra 0 L'altra evapora nel Cielo Tre due uno Padre Voi sapete bene che io sono figlio del mio nome Voi A Vostra volta Figlio del Vostro nome Come Vostro Padre Padre Voi Del mio nome Ed io figlio del significato Mi ci sento condizionato Ed ancora mi chiedo Sia possibile come Sia possibile Come lo sia Proprio poi come poi sia Possibile Premonire con consonanti E con sonanti sibilanti Corali rimbombi gutturali Mordono le contratture facciali Richiami tra corde vocali E significati Suoni smorzati Tendini e fiati Tenditi verso sti tremiti eterni Di tutti i concetti incarnati Rhyme 4 Life Concatenati Ma poi incatenati A ste spoglie mortali Diam loro quel peso Che cambia coi nostri ideali Sgrammiamo poi in parti diverse Ma eguali (O no) Sgrammatichiamo valori ammassati Sgrammo e ti chiamo Ricatti velati Rimpianti immorali In cui pianti i molari Pianti immorali immolati Ciao Fin quando possiamo Pesiamo parole Bilancini di precisione Se tarato male Poi a lungo andare Perdi E a perdere poi ci fai il callo E ti perdi Scendiamo in strada bustine in concetti E senza levarci la tara per le facce verdi Parole reali Corone Di spine E di nervi Padre Figlio Del mio nome Padre Figlio Del tuo nome Spiega a chi vive per una ragione Che vivere é la Ragione Siamo 2 gocce d'acqua Qui il significato celo Una disseta la Terra L'altra evapora nel Cielo Avevo un schermo E non sapevo ancora digitare E mentre imparavo Ho dimenticato cosa digitare Tacque il cervello Quando installarono un nuovo digitale ma Nacque poi un giorno Pure il mio Io Digitale ma Noi non siamo macchine Tutti tali e quali Vuoi i nostri pensieri già prima che nascano E gettarli in pasto a sti squali Lì fuori ancora che infibulano A bambine i genitali Occhiaie concave Con cave guance Siamo notati Specchi distorcono Connotati Noi non siamo macchine Tutti tali e quali Vuoi i nostri pensieri già prima che nascano E gettarli in pasto a sti squali Lì fuori ancora che infibulano A bambine i genitali Occhiaie concave Con cave guance Siamo notati Specchi distorcono Connotati Come macchine Tutti tali e quali Saichisono